E’ uscito il 31 ottobre “ESCO NUDA”, il nuovo singolo della cantautrice toscana CECILIA QUADRENNI. Nel brano le sonorità elettroniche si fondono con la voce eterea della cantautrice, che vuole rivendicare il bisogno e il diritto di mostrarsi agli altri senza sovrastrutture, sfidando senza paura i giudizi e gli sguardi del mondo esterno. Il brano è composto e scritto da Cecilia Quadrenni con la collaborazione di Carla Magnoni, arrangiato e mixato alla Egosound Factory da Nilo Sciarrone e masterizzato da Alex Picciafuochi. Ecco la nostra intervista!
Ciao Cecilia! Iniziamo a parlare del il tuo nuovo singolo, “Esco nuda”. Come nasce questo brano? Quanto c’è di te in questa canzone?
Esco Nuda nasce da una esigenza di mostrare la parte più intima di me stessa, ma anche da un sogno ricorrente in cui mi ritrovavo a girare sola in città senza vestiti. Ovviamente c’è molto della mia personalità e, come anticipato, nel brano esprimo la mia determinazione, voglia e paura di far cadere ogni difesa ed andare fiera della mia vita e dei miei sentimenti.
Come è nato questo testo? Quanto hanno influito, se hanno influito, i fattori esterni come società, giudizio della gente…?
Il testo racconta appunto il percorso e la voglia di rinascere senza veli e di rispettare chi sono a dispetto di chi mi voleva diversa. Più che la società ha influito la mia storia personale ed affettiva in cui ho notato come le persone che dicono di volerti bene, spesso anche inconsapevolmente,cercano di cambiarti, ignorando o nascondendo la tua vera identità.
Come è cambiata Cecilia musicalmente parlando?
Sono sicuramente più diretta e più legata alle mie emozioni piuttosto che a quello che può andare di moda.
Quanto è importante per te riuscire a rappresentare con le immagini ciò che provi mentre canti?
Diciamo che quello che dici sarebbe la vera prova d’ autore. Dare immagini di quello che provi è la parte più difficile e per questo mi avvalgo di collaborazioni di autori talentuosi come in questo caso Catla Magnoni, per mettere ” in scena” una canzone. Io nasco più come compositrice delle musiche, cosa che mi rimane più semplice e naturale.
Che rapporto hai con i social?
Un rapporto di odio /amore. Da un lato detesto la solitudine e la finzione che ti sollecitano, dall’altra sono profondamente grata della loro esistenza poiché ho tanti fan che mi seguono e che mi danno energia e affetto e non solo dall’Italia.
Cosa ne pensi della dimensione live? Quali sono i tuoi progetti futuri?
Il live è e dovrebbe essere il vero massimo obbiettivo per un musicista, il disco è un biglietto da visita, un antipasto per dire al mondo “io esisto , ascoltami e…vienimi a trovare”. Senza questo passo la musica rimane sterile. Il disco è anche il promemoria di un concerto, di una performance. Per questo motivo sto preparando un tour con i miei brani inediti e con le cover acustiche con cui mi sono fatta conoscere. Inoltre dedicherò uno spazio del repertorio ai brani più famosi di Pino Mango, artista che ho sempre amato.
Qual è il sogno di Cecilia?
Continuare a cantare sicuramente e, un giorno, poter parlare con gli animali.