
Dal 4 dicembre è disponibile in rotazione radiofonica il nuovo brano “Come vorrei” di Dalise, disponibile sulle piattaforme digital dal 25 novembre.
Il nuovo inedito di Dalise “Come Vorrei“, pone l’attenzione sul fatto che tutt’ora il corpo delle donne viene ricoperto di pregiudizi, stigmatizzazioni e significati che ostacolano la ricerca della felicità a cui tutti, uomini e donne, hanno diritto. Un messaggio rivolto alla coscienza degli uomini che scende in profondità e si fa spazio nelle stanze più buie dell’inconscio.
“Come vorrei” segna l’inizio di una nuova collaborazione con Roberto Vernetti, produttore artistico di Malika Ayane, Anna Oxa e Patty Pravo.
Ecco la nostra intervista!
Ciao Dalise! Ti va di raccontarci come nasce il tuo ultimo singolo “Come Vorrei”? Di cosa parla questo brano?
Certo. “Come Vorrei” è il mio ultimo singolo , scritto con Stefano Zanchetti con cui collaboro dal 2013. Ho sentito il bisogno di scrivere qualcosa che potesse regalare speranza , la speranza che il genere umano possa indagare nella propria coscienza e scoprire di avere tutte le risposte in sè per essere felice. Il brano parla della stigmatizzazione del corpo della donna e di come questa pesi sulle nostre spalle e sulla nostra vita di donne. Confido nel genere umano per il miglioramento della nostra specie.
Come nasce la collaborazione con Roberto Vernetti?
Ho conosciuto Roberto in una video intervista durante i primi mesi di pandemia. Mi fece una domanda che mi colpì molto e mi fece capire che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda. Lavorare con lui è una scoperta giornaliera. È bellissimo per me constatare di essermi meritata un collaboratore simile. Lavora ai miei brani con una sensibilità artistica acuta e siamo in continuo contatto nonostante lui in questo momento si trovi dall’altra parte del mondo.
Ci stiamo avvicinando alla giornata dell’8 marzo…quanto è importante secondo te sensibilizzare circa il tema del tuo brano?
È molto importante secondo me, e le ricorrenze come La festa della donna o la Giornata Internazionale della lotta contro la violenza sulle donne sono un’occasione per avvicinare nuovi pensieri ad una cultura giusta e paritaria. La mia canzone è un’ulteriore occasione di parlare di certi argomenti che sembrano scontati e superati ma basta aprire i giornali in un qualunque giorno dell’anno per rendersi conto che non è così. E se le cose vanno bene in casa nostra non è detto che in quella degli altri sia lo stesso. Questa pandemia ci ha dimostrato e insegnato che siamo tutti connessi e che l’azione di un singolo influenza la vita della collettività , nel bene e nel male.
Quanto è importante per te riuscire a rappresentare con la musica ciò che provi mentre canti?
È fondamentale anzi è la mia prima intenzione. Non potrei mai pensare di cantare qualcosa che non mi rappresenta perché sarebbe come dire qualcosa che non penso …mentire.
Com’è stata la tua esperienza a The Voice of Italy? In che rapporti sei rimasta con Albano?
The Voice è stata una splendida esperienza. Sono occasioni importanti in cui un’artista può mostrare la propria identità a tante persone. In più sono stata fortunata ad essere condotta da Albano per la sua sensibilità e la lealtà verso la musica , il lavoro e il pubblico. Ci sentiamo saltuariamente e lo aggiorno sulle novità.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Stiamo lavorando ad un nuovo singolo che potrebbe uscire prima della primavera. Ci sarà sempre “la donna” al centro delle mie canzoni. Spero poi di poter incontrare il pubblico dal vivo quest’estate.