
Nato a Fier (Albania) nell’aprile del 1981, Ermal Meta è l’emblema della poliedricità nel mondo della musica. Avvicinatosi al mondo della musica grazie alla mamma violinista, fonda nel 2007 il gruppo “La fame di Camilla”. Band con la quale partecipa al Festival di Sanremo nel 2010 nella sezione “Giovani” oltre a pubblicare tre album in studio.
Dopo il loro scioglimento Ermal Meta intraprende l’attività di autore firmando brani per Francesco Renga, Emma, Marco Mengoni, Chiara e Patty Pravo. A novembre 2015 viene annunciata la sua partecipazione a Sanremo 2016 tra le “nuove proposte”,con il brano “Odio le favole“, primo estratto dall’album “Umano”.
Lo ritroviamo di nuovo al Festival di Sanremo 2017, dove viene promosso nella sezione “Big” in gara con “Vietato morire”. Si classifica terzo, arrivando al ballottaggio finale, dopo Francesco Gabbani e Fiorella Mannoia.
A dicembre 2017 al fianco di Fabrizio Moro è tra i 20 big che parteciperanno al Festival di Sanremo 2018, dove porteranno il brano “Non mi avete fatto niente” arrivando alla vittoria. Si classificheranno quinti all’Eurovision Song Contest.

Arrivando ai giorni nostri, Ermal Meta porta sul palco dell’Ariston la sua “Un milione di cose da dirti”. Abbiamo imparato che a Sanremo l’amore è il fil-rouge di quasi tutte le canzoni ed anche in questa edizione è presente in ogni forma.
L’amore portato da Ermal è “un amore verticale, un sentimento che segue una linea retta fino in alto e non sa dove porta e dove finirà».
Un milione di cose da dirti, video
Nella serata delle cover è stato accompagnato dalla Napoli Mandolin Orchestra per celebrare Lucio Dalla con il brano “Caruso”. Esibizione che lo ha portato ad occupare la prima posizione in classifica.
UN MILIONE DI COSE DA DIRTI, testo
Senza nome io, senza nome tu
E parlare finché un nome non ci serve più
Senza fretta io, senza fretta tu
Ci sfioriamo delicatamente
Per capirci un po’ di più
Siamo come due stelle scampate al mattino
Se mi resti vicino non ci spegne nessuno
Avrai il mio cuore a sonagli
Per i tuoi occhi a fanale
Ti ho presa sulle spalle
E ti ho sentita volare
Con le mani nel fango
Per cercare il destino
Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro
E mi allunghi la vita inconsapevolmente
Avrei un milione di cose da dirti, ma non dico niente
In un mare di giorni felici annega la mia mente
Ed ho un milione di cose da dirti
Ma non dico niente
Ma non dico niente
Il tuo viaggio io, la mia stazione tu
E scoprire che volersi bene
È più difficile che amarsi un po’ di più
È la mia mano che stringi, niente paura
E se non riesco ad alzarti starò con te per terra
Avrai il mio cuore a sonagli per i tuoi occhi a fanale
Ce li faremo bastare
Ce li faremo bastare
Con le mani nel fango per cercare il destino
Tu diventi più bella ad ogni tuo respiro
E mi allunghi la vita inconsapevolmente
Avrei un milione di cose da dirti, ma non dico niente
In un mare di giorni felici annega la mia mente
Ho un milione di cose da dirti
Solo un milione di cose da dirti
Ti do il mio cuore a sonagli per i tuoi occhi a fanale
E senza dirlo a nessuno
Impareremo a volare
Tu mi allunghi la vita inconsapevolmente
Avrei un milione di cose da dirti, ma non dico niente
In un mare di giorni felici annega la mia mente
Ed ho un milione di cose da dirti
Ma non dico niente
Ma non dico niente
Cuore a sonagli io
Occhi a fanale tu