Matteo Macchioni: “Ora divento ‘Ferrando’ nel ‘Così fan tutte’!” – INTERVISTA

Matteo Macchioni torna con un ennesimo successo: il tenore italiano acclamato dal pubblico e dalla critica internazionale ufficializza il suo debutto nel ruolo di Ferrando nel “Così fan tutte” di Mozart al Royal Danish Theatre (Danimarca) nel novembre 2019. La prima è prevista per il 12 novembre, mentre le successive repliche si terranno 16, 20, 24 e 28 novembre. Prima della sua partenza, lo abbiamo intervistato!

Matteo, quando nasce la tua passione per l’opera e per il mondo lirico in generale?

La mia passione per l’opera è nata lentamente durante la mia adolescenza. Inizialmente ho avuto la passione per la musica più in generale. Dopo aver cominciato a prendere lezioni di pianoforte, ho intrapreso il conservatorio ed è proprio lì che ho iniziato l’avvicinamento al mondo lirico, pur non avendo studiato canto.

A novembre 2019 sarai Fernando nel “Così fan Tutte” in Danimarca. Come ti stai preparando per ricoprire al meglio questo ruolo?

Ora sono a riposo, per modo di dire. Sto iniziando a preparare il lavoro di memoria: sto studiando la mia parte. Ad ottobre invece inizierò le prove vere in vista di novembre.

Cosa ne pensi della musica lirica in Italia?

Credo ci sia tanto fermento ed interesse anche da parte dei giovani. Vedo questo quando mi capita di cantare in teatro: il pubblico è davvero eterogeneo. Penso che la tv potrebbe mandare in onda più opere per avvicinare il pubblico a questo bellissimo mondo: basta programmare gli spettacoli ad orari più consoni.

Che consiglio ti senti di dare a tutti i giovani che vogliono intraprendere come te la strada del mondo lirico? C’è più difficoltà rispetto al mondo pop?

I cantanti d’opera non sono allergici ai social: gli stessi teatri hanno dei profili social che presentano una piccola parte delle opere liriche programmate. Bisogna andare a teatro, sfruttare la tecnologia e ovviamente prepararsi e studiare tanto: è un percorso lungo. Non montatevi la testa, siate umili e studiate. Più ci si perfeziona, più arrivano i risultati.

Avendo tu partecipato ad Amici, quanto possono i talent aiutare a farsi conoscere?

Io penso che i talent show in primis siano programmi televisivi di intrattenimento per un pubblico mainstream. Bisogna essere in grado di non montarsi mai la testa. E’ un’opportunità: un punto di partenza ma non di arrivo.

Che personaggio ti piacerebbe interpretare un giorno?

Non ho dubbi: Fenton dal “Falstaff” di Verdi e Rinuccio dal “Gianni Schicchi” di Puccini. Non ho mai avuto modo di cantarli in teatro, ne sto cantando solamente delle piccole parti.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Posso dire che in autunno oltre al “Così fan tutte”, tornerò a Friburgo per continuare “Don Giovanni”. Sono in programma però anche concerti e opere in Italia e all’estero, ma verranno date news ad autunno inoltrato. Il 24 agosto parteciperò ad un concerto in memoria del soprano Daniela Dessì a Gussago (Bs), cantando la Petite Messe Solennelle di Rossini. L’evento è organizzato e supportato da Fabio Armiliato e dalla fondazione Daniela Dessì.

La magia del teatro è unica: qual è quel teatro che ti ha trasmesso più emozioni?

E’ vero, ogni teatro ha la sua magia. La prima volta che ho messo i piedi sul palco del Teatro La Scala è stata un’emozione indescrivibile. Si, direi questo teatro. Era il 2017!

Qual è il sogno di Matteo?

Uno solo? Ne avrei tantissimi! Sicuramente ottenere sempre più riconoscimenti e successi in giro per il mondo. Poter continuare a fare ciò che amo: la cosa più bella.

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