Vi racconto il mio primo instore. Ad OrioCenter ho incontrato Ermal Meta. Il viaggio è appena iniziato.

Per la rubrica #InViaggioConSplash oggi voglio parlarvi di un’iniziativa fino ad ieri a me sconosciuta (per modo di dire eh). Sto parlando dell’instore, quel rapido ma intenso incontro tra artista e fan in luoghi con grande afflusso di gente (librerie, centri commerciali, negozi di elettronica…). Potevo io andare ad assistere al mio primo instore e non fare le cose in grande? Ecco, avete indovinato la risposta. Iniziamo dalla location, già il nome credo sia una garanzia per i brand presenti nel centro commerciale, la cordialità dello staff, la pulizia e la zona in cui il centro è ubicato. Ebbene sì, sto parlando di OrioCenter la galleria commerciale “mai così grande, mai così unica” più importante in Italia. Oltre 105mila mq, 280 negozi e 14 sale cinema (compresa la sala Imax con lo schermo più largo d’Europa). Non solo: le ampie aree dedicate all’entertainment e la nuova food court, racchiusa in una scenografica architettura di legno che assicura un’atmosfera intima e avvolgente, trasformano OrioCenter in un vero e proprio destination point per famiglie, gruppi di amici, viaggiatori.

Il protagonista della giornata di ieri non ha bisogno di presentazioni: un successo atteso, attesissimo. Posso dirvi che “non mi ha fatto niente”, l’ho incontrato in questi anni al Festival di Sanremo e con la sua arte è in grado di raccontare storie in 4 minuti di musica. Un cantante emoziona, vive di musica ed è sincero con il suo pubblico. Quei fan che vivono una sorta di specchio riflesso: lo hanno fatto emozionare quel cantante, gli hanno raccontato le loro vite e gli sforzi e i sacrifici che hanno fatto per essere lì, mostrato addirittura pensieri e striscioni realizzati per l’occasione.

La musica è universale e non ha pregiudizi: vedere in fila bambini, adolescenti, adulti, anziani e etnie diverse dalla nostra significa che il lavoro dell’artista allora non è del tutto scontato come delle volte si pensa. È una grossa responsabilità. E questa immagine, racchiude al meglio il suo brano, che proprio un mese fa ha vinto #Sanremo2018. Di che brano sto parlando? Questo.

Saluto, dialogo con l’artista, foto, autografo. Una sequenza rapida e diretta, che non permette trasgressioni. È la disponibilità del protagonista dell’evento in questione a far la differenza. E lui, si. Ci è riuscito. Quell’album in mano rappresenta un lavoro non indifferente. Racconta uno spaccato della nostra società nel modo più semplice e immediato possibile.

Nelle ore che mi hanno diviso dal mio arrivo al mattino e l’inizio dell’instore nel tardo pomeriggio, ho deciso di andare a conoscere i veri protagonisti dell’evento: i fan.

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Inizierei da lui, che di coraggio ne ha da vendere. Quel coraggio premiato, si: lo vedremo presto sul palco del mediolanum Forum il 28 aprile per un duetto speciale. VIETATO MORIRE! Pardon, Mancare!

Ho conosciuto una ragazza che arrivava da Palermo proprio per incontrare il suo beniamino. Ho conosciuto una donna anziana che, accompagnata dal bastone e da quell’album che sempre ha tenuto stretto in quelle ore, è voluta esserci nonostante la malattia e i problemi di salute. Perché la musica ci salva a volte, o meglio, “ci aiuta”. Ci aggrappiamo ad una speranza, ci immedesimiamo nel testo di una canzone, quasi quel testo fosse stato scritto per noi.

I veri protagonisti per me, che bazzico da alcuni anni nei backstage degli eventi e dei concerti più disparati, sono i famosi “addetti ai lavori”. Quelle persone dall’aria dura che, in fondo, hanno una sensibilità e disponibilità innata. Realizzare un evento di questo tipo non deve di certo essere semplice. Una mission: dare il massimo in quelle 5 ore in compagnia di tante, tantissime persone. Ore di divertimento, si, ma sopratutto di tensione e precisione per ottenere il risultato migliore. Mettersi a disposizione del pubblico è il primo punto a loro favore. E anche questa volta, direi ci sono ampiamente riusciti.

M Eventi mi ha fatto sentire a casa e non mi ha fatto mancare davvero nulla. È vero, in queste occasioni si viene a creare una piccola grande famiglia. E con una casa così accogliente come OrioCenter ai confini del mondo, una meravigliosa area che mi ha ricordato l’Albero Della Vita di Expo2015 (dove io tra l’altro ho lavorato e realizzato numerosi eventi e servizi tv) e alla presenza poco distante dell’aeroporto, mi sono sentito cittadino del mondo. E della musica. Perché ieri, la prima cosa che ho imparato da un’instore, è che “Non abbiamo armi”.

Quella poltrona è pronta: martedì un nuovo amico della musica italiana sarà pronto per mettersi a disposizione del suo pubblico. Anche a lui “non avete fatto niente”, tranquilli.

Grazie a tutti, davvero tutti.

A tutto lo staff di OrioCenter, M eventi e tutti i ragazzi della sicurezza per l’ottimo lavoro e la loro disponibilità.

In particolare grazie a te Roberta, che hai gli occhi lucidi quando arriva l’artista a incontrare il pubblico e sei più entusiasta di tutti i fan messi insieme. Hai delle grandi responsabilità, ma sai divertirti e far divertire, dando la giusta importanza ad ognuno al tuo fianco.

Grazie Sabrina, felice di averti conosciuto e aver visto la bella persona che sei. Ora posso dire di aver capito perché tu e Roberta siete un’energia sola. Determinata al punto giusto, produttiva e tanto innamorata delle belle cose e persone che ci circondano e che ci fanno star bene.

Grazie Lella, che social quanto me e con cuffiette alla mano, mi hai dimostrato anche tu quanto sia bello fare il proprio lavoro con passione.

Potrei ringraziare tante altre persone che ho conosciuto ieri, ma mi fermo qui. Perché il prossimo instore è più vicino che mai.

Grazie ovviamente a te, Ermal per essere l’artista e il poeta che sei. Ho scritto alla fine il tuo nome per un motivo. Volevo dirti che no, non mi hai fatto niente. Anzi. Hai dato qualche risposta alle mie paure nel vedere giorno dopo giorno il nostro mondo che perde un pezzo. In effetti è vero: non ci avete fatto proprio niente voi lì fuori. E ieri, ancora una volta, lo abbiamo dimostrato. Cantando.

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