Da venerdì 8 maggio in radio, negli store e sulle piattaforme digitali “QUATTRO MURA SESSIONS“, il nuovo ep acustico di RIKY ANELLI (Mpc Records/Discology) registrato interamente da casa, in vista dell’uscita del nuovo album di inediti. Vogliamo saperne di più: ecco la nostra intervista!
Ciao Riky! 143 è il nuovo brano uscito durante questi giorni di quarantena e con un videoclip girato in casa tua. Possiamo dire che è un brano interamente home-made nel vero senso della parola? Come é nato?
Ciao e grazie!
Il modo di eseguire (per non usare il sostantivo femminile esecuzione che forza un po’) questo brano si può definire “home made”. In realtà l’ho composto nel mio rifugio di montagna, sulle alpi orobiche. Sarebbe dovuto uscire insieme all’intero album normalmente arrangiato poi è arrivata la quarantena. Quando Valerio Baggio ha proposto la versione “unplugged” per non ritardare troppo l’uscita ufficiale, Francesco Matano ed io ne siamo stati subito entusiasti.
Riguardo al titolo di questo brano, citando il testo, 143 significa 1 cuore,4 lettere e 3 rose. Nello specifico cosa rappresentano per te questi tre numeri?
Ti rimando direttamente a Robert Marley, con “One love”.
143 numericamente significa I Love You, il cuore indica il solo amore, le quattro lettere sono il nome del vero amore, le tre rose sono la famiglia.
Con il brano 143 hai voluto dare origine ad un progetto musicale che hai chiamato “Quattro Mura sessions”. Di cosa si tratta?
Della capacità di adattarsi agli imprevisti della vita, continuando a lavorare a favore dell’arte.
Quattro mura sono quelle nelle quali ognuno di noi è stato confinato. Ciò che avviene nelle mie quattro mura è musica e diventa un disco…per metà. “Quattro mura sessions” non sarà un long playing ma un extended play, quattro brani, chitarra e voce buona la prima. Durante le mie dirette Facebook il venerdì alle 18,30 e Instagram alle 19,00 faccio un piccolo concerto presentando il brano nuovo, il lunedì esce il video su YouTube.
Questo progetto è interamente nato durante la quarantena oppure avevi già intenzione di dar vita all’ep a prescindere dalla situazione Coronavirus?
Nasce, come dicevo, proprio dalla quarantena; durante la quarantena, a causa della quarantena. Nella diretta Facebook di Venerdì 24 ho presentato un altro brano: IPOCONDRIA
Vogliamo assolutamente saperne di più!
“Ipocondria” paradossalmente suona strano in questo periodo dove ipocondria è parola buona e giusta. L’ho scritta tempo fa, raccontando attraverso storielle di ipocondriaci il mio rapporto con l’ansia. Ero titubante sul fatto di pubblicarla ora, per paura di mancare di rispetto ma…credo strappi un sorriso.
La citazione a “borghesia, borghesia” è la chiave giusta per leggerla.
Oltre all’ EP formato dai quattro brani, sappiamo che stai lavorando ad un nuovo album. Puoi darci qualche anticipazione?
Per forza di cose “quattro mura sessions” deve avere il focus, non nascondo di stare già lavorando al volume 2; potrebbe essere un modo inverso di proposta, ovvero prima gli unplugged e poi il disco completo.
Sappiamo che vieni dalla provincia di Bergamo, la zona più colpita a livello nazionale dal CoronaVirus. Tutto ciò che impatto sta avendo sulla tua attività di produttore e arrangiatore, oltre a quella di cantautore?
Tutta l’attività di Mpc records e Musica per il cervello al momento è chiusa, in stand-by. Lavoro da casa dei miei genitori dove ho allestito un home studio. Qui mi occupo dei miei artisti e delle mie cose, purtroppo senza contatto fisico e con i tempi ovviamente dilatati.
Come pensi che sarà il dopo-Covid per l’intero settore della musica italiana?
Ogni spunto per adattarsi, in sicurezza, alla possibilità di divulgazione dei messaggi artistici sarà da noi preso in considerazione.
E per Riky Anelli? Come sarà il dopo-Covid e quanta voglia hai di tornare a suonare live?
Il live per me, come sapete, è vita. Troveremo un modo, seppur in sofferenza e a denti stretti per tornare presto a fare “ruggire” i nostri amplificatori.
