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De Mian: “In questo lockdown la musica mi ha salvato!” – INTERVISTA

Da mercoledì 22 luglio è disponibile sulle piattaforme streaming e nei digital store “Giostra infinita” (Digital Distribution Bundle), il nuovo EP del cantautore viterbese De mian. A distanza di pochi mesi dal suo EP “L’ultimo buio”, De mian esce con una nuova raccolta di tre brani, segnati da un rock energico venato di elettronica. Il titolo dell’EP fa riferimento alla condizione umana, paragonata appunto ad una giostra infinita tra gioie, dolori, soddisfazioni e delusioni.

Questa la tracklist di “Giostra infinita”: “Il tuo mistero”, “Senza forma”, “Tao”.

Tutti i brani dell’EP sono stati scritti e registrati da Damiano Terranova, mixati e masterizzati da Emiliano Natali.

Damiano Terranova, in arte De mian, inizia a muovere i suoi primi passi sui palchi nel 2005 come tastierista degli Hypnotika. Nel 2012, dopo sette anni con il gruppo, decide di intraprendere la carriera da solista. Nel 2017 esce il primo EP interamente autoprodotto, “Demian“. Nel 2018 insieme alla Sorry Mom produce il singolo “Ali dal petto“. L’anno dopo inizia una proficua collaborazione con la Digital Distribution Bundle, che nel 2020 porta alla pubblicazione del primo album del cantautore, “Hermes”. Successivamente, ha pubblicato altri singoli come “Notte delle Streghe“, “Il lamento” ed un altro EP, “L’ultimo buio“.

Ecco la nostra intervista!

Ciao De Mian! Come stai? Come hai vissuto questo periodo di lockdown?   

Devo ammettere che avere una passione così forte e travolgente come quella che ho io per la musica, mi ha letteralmente salvato. I primi due mesi sono voltati, ho fatto quello che desideravo fare da tempo, chiudermi nel mio studio a scrivere e suonare. Quindi è stato un periodo piuttosto produttivo.

Parliamo del tuo nuovo ep “Giostra infinita”. Ci racconti come nasce questo progetto musicale?    

Il tutto nasce proprio durante i mesi del lockdown. Ho tentato di descrivere ciò che vedevo e quello che provavo in quel periodo. In realtà il progetto originariamente doveva essere molto più ampio, ma poi ho deciso di dividerlo in due EP, dai suoni completamenti differenti.


Tre brani che seguono il filone del rock energico contaminato da un sound elettronico. Quanto lavoro c’e stato “musicalmente” parlando?
 

 In realtà non è stato così complesso. Avevo già ben in mente quello che desideravo uscisse da questo EP. Volevo per l’appunto accentuare la componente elettronica, senza però sacrificare l’impronta rock che ha sempre caratterizzato i miei brani.


Qual è la traccia dell’ep che più ti rappresenta in questo periodo?
 

  Sicuramente “Il tuo mistero”, la traccia più leggera delle tre. Sto attraversando un momento di grande cambiamento generale, in cui il mio primo obiettivo è quello di far entrare nella mia vita una componente che da troppo tempo manca, la leggerezza.


Quanto è importante per te riuscire a rappresentare con le immagini ciò che provi mentre canti?


   Beh direi che è fondamentale. Ammetto di non esserci sempre riuscito. In passato mi è stato spesso rimproverato di scrivere testi fin troppo ermetici e di difficile comprensione. Il mio intenso sarà in futuro di scrivere in maniera più semplice e diretta senza però snaturare la mia scrittura.

Che colore daresti a questo EP? 

 In passato ti avrei risposto nero. Ma adesso ti dico viola. Molta luce sta entrando nella mia vita e nella mia musica, senza però perdere quella punta di mistero e oscurità, che in parte ho imparato ad accettare e anche ad apprezzare.


Quando nasce la tua passione per la musica?
   

Ho iniziato a suonare il piano quando avevo sei anni. La passione vera e propria nasce però intorno a 14 anni, quando un mio compagno di banco mi fece ascoltare un pezzo dei Green Day, e da lì apriti cielo. La passione per l’elettronica spunta nei primi anni duemila, quando mi capitò tra le mani “Microchip emozionale” dei Subsonica, a mio avviso ancora uno degli album più innovativi scritti fino ad’ ora.


Qual è la tua giostra preferita, per rimanere in tema?
 

 Le montagne russe, anche se tutt’ora mi terrorizzano! Strana come cosa.

Quali sono i tuoi progetti futuri?


   Sto collaborando per la prima volta con un altro artista, Sveno Fagotto. Sono molto soddisfatto di quello che sta uscendo fuori, qualche cosa che esula dalle mie solite sonorità. Spero veramente che questi nuovi pezzi vedano la luce quanto prima.

C’è una domanda che ancora non ti è stata fatta alla quale vorresti rispondere?   

Non amo le troppe domande, quindi sono soddisfatto così 🙂 


Qual è il sogno di DE MIAN?
 

  Per adesso tornare a suonare dal vivo, mi manca troppo il palco!

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