L’ultimo romantico… Così si definisce Francesco Trimani, ma questo è anche il titolo del suo nuovo singolo: una ballad dedicata all’amore giocoso e leggero, scritta a quattro mani con il produttore Anthony Louis. Il cantante torinese affronta la vita – che talvolta ci sembra fin troppo complessa – con ironia e leggerezza, e ci racconta di un amore che, per quanto vero e passionale, deve pur essere leggero. D’altronde, l’unico vero amore è quello visto attraverso gli occhi di un bambino.
Noi di Splashouse abbiamo raggiunto Francesco Trimani, che ci ha raccontato di questo suo nuovo singolo, della collaborazione con Anthony Louis e di ciò che bolle in pentola in queste ultime settimane.
Lorenza: Il tuo nuovo singolo si intitola L’ultimo Romantico. Credi davvero di essere l’ultimo? Che il romanticismo sia passato di moda?
Francesco: Credo che ognuno di noi, in fondo, sia un ultimo romantico; nel senso che tutti sogniamo di incontrare l’amore ‘puro’. Il romanticismo è molto legato all’educazione e alla cultura che hai ricevuto, e ognuno lo esprime in maniera diversa.
Lorenza: Ci racconti la genesi di questa ballad?
Francesco: È nata durante il periodo del lockdown. Ero in macchina, fermo ad un semaforo, e stavo guardando un cartellone pubblicitario. Mi soffermai sul claim «Torneremo ad abbracciarci» e mi venne subito in mente una melodia, che registrai con il cellulare (come faccio sempre, nda). Tornato a casa, provai a far nascere questa nuova canzone. Successivamente, andai a trovare in studio Anthony Louis (dj e produttore discografico, nda) per fargliela ascoltare. Il ritornello me lo bocciò tempo zero; poi gli dissi: «Questa è la strofa che avevo pensato», e lui esclamò: «Questo è il ritornello! Ma le parole non vanno bene». E allora cominciammo a lavorarci insieme e nel giro di un paio d’ore nacque, come per magia, L’ultimo romantico.
Lorenza: Tu canti: «Da quando ci sei tu, sono in volo. Non scendo più. Il mondo è troppo bello da quassù». Ecco, come cambia la percezione di ciò che ci circonda quando si è innamorati?
Francesco: L’innamoramento credo sia uno ‘stato di grazia’, che ho provato una sola volta nella vita. Quando sei innamorato, tutto quello che ti accade intorno assume un significato diverso. In quel periodo mi sentivo ‘leggero’, non sentivo la mancanza di nulla e avevo occhi solo per lei. Ed è proprio questa leggerezza che porta ad elevarsi sopra tutti, e a “volare”.
Lorenza: Questo tuo nuovo singolo è stato scritto a quattro mani con il produttore Anthony Louis. Com’è nata la vostra collaborazione?
Francesco: La nostra collaborazione è nata nel 2013. Il destino, dopo circa 35 anni, ha voluto farci incontrare di nuovo. Devo essere grato alla musica, se mi accadono cose straordinarie. Avevo appena terminato il mio album L’Inizio e stavo cercando un videomaker che mi girasse il videoclip di un brano. Avevo trovato una persona, che mi aveva chiesto una cifra che in quel momento non avevo e, mentre stavo camminando nel mio quartiere, incrociai Anthony. Ci guardammo per un attimo, per fare mente locale, e poi ci riconoscemmo. Parlammo per un po’, visti i tanti anni trascorsi senza mai vederci, e ci raccontammo cosa avevamo fatto fino a quel momento. Mi raccontò di cosa si occupava e gli chiesi immediatamente se poteva girarmi il videoclip. Lui accettò, con un prezzo da ‘amico’.
Lorenza: L’ultimo Romantico vuole essere un piccolo assaggio di quello che sarà il tuo prossimo album di inediti?
Francesco: Sì. C’è in lavorazione un Ep di 5 brani inediti. L’ultimo romantico è il secondo singolo estratto da questo nuovo progetto discografico, dopo Call center (brano inedito uscito a ottobre 2020, nda).