Trastevere: è questo il nuovo singolo di Daniele Coletta. Il brano – che lo scorso 21 agosto si è aggiudicato il contest estivo Deejay On Stage 2021 – parla di aspettative e di un incontro causale nelle vie dello storico quartiere romano, che si trasforma col tempo in una storia d’amore di cui si conosce già il finale. «Trastevere è il quartiere dove ho vissuto mille avventure», racconta Coletta. «La mia Trastevere racconta un’altra parentesi della mia storia. Uno stesso scenario che vale per tante storie, che inevitabilmente finiscono tutte allo stesso modo».
Noi di Splashouse abbiamo raggiunto Daniele Coletta per farci raccontare della sua esperienza a Deejay On Stage e, soprattutto, della sua Trastevere.
Lorenza: Ci racconti com’è nata Trastevere?
Daniele: Trastevere è nata in macchina. Ero nel traffico e ho iniziato a rimuginare sulla mia vita. Mi rodeva anche un po’ quella sera. Odio guidare e vedere una continua linea rossa sul navigatore. Probabilmente, è stata quella la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Così ho preso il cellulare e ho iniziato a scrivere sulle note. Pensavo a quante vite ho incrociato sulla mia strada, alle aspettative che inevitabilmente ognuno di noi si crea ad ogni nuovo incontro. Ho ripensato alla mia storia d’amore nata proprio a Trastevere. Poi, come sempre, ho portato tutto il materiale in studio, a Cantieri Sonori, e con Marco Canigiula abbiamo ‘confezionato’ Trastevere.
Lorenza: Proprio con Trastevere hai vinto il contest Deejay On Stage. Cosa ti porti di questa esperienza? E, soprattutto, com’è stato tornare sul palco?
Daniele: Il Deejay On Stage è stata un’esperienza davvero bella. Mi hanno spinto Valeria Leo – che fa parte del mio staff ed è, soprattutto, la mia migliore amica – e uno dei miei più grandi amici, Cristiano Turrini, che ha vinto il Deejay On Stage proprio lo scorso anno. Ho visto quanta soddisfazione e quanta gioia ha portato loro, e questo mi ha fatto accendere la scintilla. Ho pensato: “Perché non provarci anch’io? Ho tanto da dire”. Non mi ero mai più veramente messo in gioco dopo X Factor. Non avevo più partecipato a festival o iniziative che prevedevano che io fossi ‘valutato’ o ‘giudicato’ e, a dire il vero, ero un po’ terrorizzato dall’idea. La prendi sempre un po’ sul personale se non viene apprezzato ciò che scrivi. Negli ultimi anni ho calcato tanti palchi, ho lavorato – per mia fortuna – sempre con la musica, ma era davvero parecchio tempo che non calcavo un palco come quello del Deejay On Stage. Quindi direi che è stato un trionfo sotto tutti i punti di vista. L’inaspettata vittoria è stata la ciliegina sulla torta.
Lorenza: Cosa rappresenta per te il quartiere di Trastevere?
Daniele: Trastevere è il quartiere della mia vita, quello che non mi stanco mai di visitare. È talmente bello che ogni volta è come se fosse la prima. Trastevere è dove ho vissuto per un periodo, dove lavora mio fratello e dove vado ogni volta che un amico viene a trovarmi dall’estero. È un po’ casa mia, ma sono sicuro che tutti i romani potrebbero dire la stessa cosa. Ognuno di noi è legato a dei luoghi speciali, e Trastevere è il mio. Di mille memorie e ricordi.
Lorenza: Il tuo nuovo singolo parla di aspettative. Ecco, tu che aspettative hai nei confronti del futuro?
Daniele: Generalmente tendo ad evitare di avere grosse aspettative dalle situazioni o dalle persone, perché molto spesso creano illusioni. Purtroppo, certe volte è inevitabile. Inconsciamente tutti noi ci facciamo delle aspettative. Poi c’è chi le controlla meglio e chi meno. Ed io, negli ultimi anni, ho imparato a controllarle meglio. Quindi, risponderò a questa domanda dicendo che le mie SPERANZE per il futuro sono rosee. Spero di poter continuare a scrivere delle mie storie e che Trastevere sia solo l’inizio di un nuovo capitolo pieno di musica.
Lorenza: Dopo Tasto Rotto e Trastevere, ci sorprenderai con un Ep? Puoi concederci qualche anticipazione?
Daniele: Tasto Rotto e Trastevere sono i miei primi due figli, ma ho tante altre canzoni nel cassetto: alcune già pronte, altre in fase di lavorazione. Non ho ancora pensato all’eventualità di uscire con un EP ma, chissà, potrebbe essere un’idea. Non amo molto fare piani. Aspetto di vedere quello che succederà e, nel frattempo, continuo a lavorare sodo. Di certo, sentirete ancora parlare di me.
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