In gara alla settantunesima edizione del Festival di Sanremo, in onda dal 2 al 6 marzo su Rai1, troviamo anche i gemelli Luca e Matteo Dellai. I due fratelli di Cattolica saranno al Teatro Ariston nella categoria Nuove Proposte. Otto i giovani in gara, di cui due (Dellai compresi) selezionati dalla Commissione musicale tra i vincitori di Area Sanremo.
Con il brano Io sono Luca, scritto da Matteo ma che parla di Luca, i due gemelli si raccontano attraverso la loro età, rivolgendosi alla generazione Z e non solo, con l’entusiasmo caratteristico della loro Terra, la Romagna.
Ecco la nostra intervista!
Ciao Matteo, ciao Luca: iniziamo a parlare del brano che porterete sul palco del Teatro Ariston: “Io sono Luca”. Perché questo titolo? Come nasce questa canzone?
La canzone nasce nella stanzetta di mio fratello Matteo, inizialmente si chiamava “Castelli di carte” anche se tra di noi la identificavamo sempre chiamandola “Luca”. Per questo durante il concorso di Area Sanremo abbiamo deciso di cambiarle il titolo in “Io sono Luca” su proposta della nostra etichetta.
Com’è stata per voi l’esperienza ad Area Sanremo?
Stupenda, l’organizzazione e l’Orchestra Sinfonica hanno svolto un lavoro incredibile per mantenere un concorso del genere attivo anche in tempi pandemici. Siamo molto grati dell’esperienza che abbiamo potuto vivere con Area Sanremo, seppur a debita distanza.
Stiamo vivendo un periodo complicato, soprattutto per la musica. Come avete passato il periodo di lockdown che ci siamo lasciati alle spalle? Avete pensato che parteciperete al vostro primo festival con queste limitazioni nel pieno di una pandemia?
Il primo periodo di lockdown l’abbiamo vissuto a distanza, anche se, in qualche modo ha contribuito nella creazione del progetto “Dellai” dato che è più o meno quello il periodo in cui è partito. Per quanto riguarda il festival credo che sia un evento così importante che neanche il Covid, seppur provandoci, sia riuscito a fermare. Siamo contentissimi di far parte di un festival che speriamo faccia la differenza, perché è proprio vero che la musica non si ferma.
Quanto è importante per voi riuscire a rappresentare con le immagini ciò che provate mentre cantate?
Molto, soprattutto nei momenti di composizione, ogni canzone deve avere una propria identità e quindi anche una sua immagine con la quale si presenta al pubblico. Per questa ragione l’immagine è importantissima.
Come sarà la vostra esibizione sul palco? Cosa ci dobbiamo aspettare da voi?
Vogliamo che la nostra esibizione non sia scontata, abbiamo preparato delle sorprese per il palco dell’Ariston e non vediamo l’ora di farvele vedere, aspettatevi tanta freschezza e spensieratezza, perché è quello che cercheremo di trasmettere.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Per ora stiamo lavorando a dei singoli che usciranno dopo Sanremo, in programma poi c’è anche un disco e ulteriori progetti, per ora però, pensiamo al Festival.
Descrivetevi a vicenda con 3 aggettivi!
Matteo è : Arrogantello, Ironico, Felice
Luca è: Solare, Sensibile, Alla mano
Per concludere: qual è il sogno dei Dellai?
Per ora che vada bene il festival, più avanti, rimanere sulla strada presa e arrivare sempre più in alto, ma come dicevo prima: per ora pensiamo al festival.
Il vostro Sanremo 2021 in una parola…
Stupore!
Io sono Luca, il testo
Così viene giù il cielo
E qualcuno continua a parlare
A dire che la guerra è brutta
E che è difficile ricostruire
Ho visto castelli di carte
Cadere senza fare rumore
Sapessi quante bombe li han centrati
Prima di farli cadere
Luca ha una scusa buona per ogni suo sbaglio
Tipo che è costantemente in ritardo
Pare Schumacher che vola al traguardo
Una testa a metà e una fissa col calcio
E si vergogna tra gli altri a parlare
Da quando suo padre non torna a Natale
Ha paura di uscire, i treni affollati
Di amare una donna, restare incollati
Però Luca in fondo con gli amici sta bene
Lui si vergogna quando deve parlare
Ha una chitarra ma non sa suonare
Disegna pregi sopra il costume
Che gli hanno fatto indossare
Luca nasconde castelli di carte
Ali di cartone per poter volare
Luca che a forza di cadere
Ha imparato a planare
Luca ha una testa vuota ma c’è tanto dentro
La vita gli ha insegnato tutto ciò che sa
E spesso in mezzo a tutti si sente diverso
Si nasconde dietro le spalle strette che ha
Mentre l’oroscopo ripete che ha Saturno contro
Si sente fuori posto all’università
Collezionando vinili di Dalla e Battisti
Schiaffi di sogno, una testa a metà
Però Luca in fondo con gli amici sta bene
Lui si vergogna quando deve parlare
Ha una chitarra ma non sa suonare
Disegna pregi sopra il costume
Che gli hanno fatto indossare
Luca nasconde castelli di carte
Ali di cartone per poter volare
Luca che a forza di cadere
Ha imparato a planare
Oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh
Oh, oh, oh, oh(Però Luca in fondo con gli amici sta bene
Lui si vergogna quando deve parlare
Ha una chitarra ma non sa suonare
Disegni pregi sopra il costume
Che gli hanno fatto indossare)
Però Luca in fondo con gli amici sta bene
Lui si vergogna quando deve parlare
Ha una chitarra ma non sa suonare
Disegna pregi sopra il costume
Che gli hanno fatto indossare
Luca nasconde castelli di carte
Ali di cartone per poter volare
Luca che a forza di cadere
Ha imparato anche ad amare
Grande Matti, il pezzo è una bomba
Eh, no guarda io, io sono Luca