Ieri sera, poco prima delle 20.30, sono arrivato al Teatro Ponchielli di Cremona, dove ormai sapete che è come se fosse un po’ anche casa mia. L’aria di famigliarità e accoglienza che si respira tra i palchetti e le poltrone impregnate di storia, è davvero forte. E si percepisce subito. Ho deciso di imbattermi in Combattente Tour, perché non posso mancare ad un nuovo concerto di Fiorella Mannoia, a maggior ragione dopo averla seguita per ben 5 giorni durante il Festival di Sanremo con la sua Che sia Benedetta.
Un brano attuale, che parla dell’importanza della nostra vita e delle scelte che noi ogni giorno mettiamo in atto, tendendo troppo spesso a sottovalutare ciò che ci circonda o addirittura a sottovalutarci.
Rtl102.5 è la radio ufficiale del tour: partono i due jingle ed è già #concertomood.
Grazie all’ufficio stampa del Teatro Ponchielli ho l’opportunità di seguire da vicino il concerto e poterlo documentare sui miei social (si, sono #mentionsdipendente e voi avete visto tantissime volte le live) ed ora ho l’opportunità di raccontarvi la mia impressione del concerto, essendo purtroppo saltata all’ultimo l’intervista con Fiorella.
Una scenografia all’apparenza molto semplice, quasi invisibile che rende il palco davvero molto spoglio.
Serviva la partenza del concerto per poter ammirare il wall alle spalle di Fiorella e della band che teneva tutto il palco. Da qui partivano contenuti interattivi e multimediali all’avanguardia, che accompagnavano a livello visivo le tracce eseguite durante il concerto e rendevano ancora più magiche così le emozioni che i brani suscitavano.
Fiorella, in un outfit molto semplice: camicia bianca, pantaloni neri e gilet nero con capelli raccolti entra in scena ed inizia a raccontarsi al grande pubblico cremonese, che ogni volta, la accoglie come se fosse la prima.
Un sold out attesissimo, tant’è che le ragazze della biglietteria mi hanno fatto notare che se fossero stati in vendita i biglietti per altre 2 date consecutive, il teatro sarebbe stato sempre tutto esaurito.
Anche la band in versione ridotta: sono “solo” 5 gli strumenti che accompagneranno Fiorella in un revival di grandi successi e nuovi brani del nuovo album “Combattente“.
5 musicisti però che non tardano a farsi sentire e ad improvvisare ogni qual volta è possibile.
Fiorella si divide tra lo sgabello al centro del palco, canzoni in piedi muovendosi da una parte all’altra del palco, fino ad arrivare al momento finale con “Il cielo d’Irlanda” che ha deciso di cantare tra la sua gente, in mezzo a noi.
Presente nel pubblico anche un caro amico di Fiorella, ormai cremonese d’adozione, Frankie Hi Energy, con il quale alcuni anni fa per il disco Sud ha cantato “Non è un film” e “Quelli che benpensano”.
Si parte con i nuovi brani di Combattente, passando per “I treni a vapore”, “Combattente” stesso, “Come si cambia”, “Perfetti Sconosciuti” (colonna sonora del film pluripremiato e rivelazione dell’anno di Paolo Genovese), “Che sia benedetta” reduce appunto dal secondo posto di Sanremo 2017, “Sally”, una versione inedita e molto emozionante de “La cura” di Franco Battiato e una nuova versione di “Offeso” in origine cantata con Niccolò Fabi, intonata a ritmo di percussioni e tamburi, parlando di un’Italia che deve reagire e ce la deve fare, con un led che mostra una macchina da scrivere e i vari articoli della nostra costituzione e tutto ciò che negli anni non è stato rispettato dall’uomo (immagini di industrie con smog, vittime di guerra, donne vittime di violenza).
“Almeno stasera, facciamoci sentire!” e qui le mani del pubblico battono all’unisono accompagnate dalle percussioni di Carlo di Francesco, sentendoci in qualche modo tutti “offesi” anche noi.
Un concerto nuovo quindi, che vede Fiorella in una veste inedita, con le nuove tracce di “Combattente” con marcature pop, electro-pop e synth pop.
Un anno magico per la cantante romana che, oltre alla tournée di tutto esaurito in tutta Italia e il podio di Sanremo 2017, ha recitato nel film di Michele Placido impersonando una donna che lavora in fabbrica e dando così voce alla colonna sonora “Nessuna Conseguenza”. Decide di dar voce alla colonna sonora di Perfetti Sconosciuti, che come lei stessa svela al pubblico, oltre i grandi premi ricevuti, verrà fatto un remake del film in America con Leonardo Di Carpio come protagonista.
Alcuni momenti del concerto sono troppo scontati o già visti per me (che forse l’ho intervistata ben 9 volte).
Dalle rose che le vengono consegnate sul brano “Quello che le donne non dicono”, all’ultimo brano tra il pubblico, al ricordo che tutte le donne sono madri, all’accenno di un Sud depredato.
Ma Fiorella ci piace anche così, soprattutto ci piace per questo.
Una bella serata in musica, certo. Con la sua voce meravigliosa, una band di alto livello e dei video accattivanti e di grande spessore, come del resto i testi dei brani che ha cantato.
Un concerto quindi che mi ha fatto riflettere del Paese in cui viviamo, di non sottovalutarci mai ed essere ogni giorno di più, dei veri combattenti, come Fiorella.
A presto! E buona Musica!
#SplashLive #SplashMusic
Credits:
Un grazie particolare al Teatro Ponchielli di Cremona, in particolare modo all’ufficio stampa Barbara Sozzi e alla Sovrintendente del Teatro, Angela Cauzzi.
All’ufficio stampa di Fiorella Mannoia e allo staff che l’ha seguita nei giorni del Festival di Sanremo.
Che sia benedetta, Fiorella!
Vi allego la canzone che più mi ha stupito di Fiorella, per una notevole parte pop, in una bella veste inedita.
Perché, in fondo, noi
SIAMO ANCORA QUI!
Grandissimo Luca…n°1