Da venerdì 12 giugno è online su tutte le piattaforme digitali “Luci accese” (Fiero Dischi/Artist First), il singolo d’esordio della cantautrice torinese e concorrente di Amici 19 MARTINA BELTRAMI. Il brano ha raggiunto subito la #1 su iTunes ed è entrato nella playlist “New Music Friday Italia” di Spotify. Martina Beltrami inizia ad appassionarsi alla musica all’età di 10 anni, grazie allo studio del flauto traverso. A 16 anni scrive le sue prime canzoni e, appena maggiorenne, partecipa all’edizione 2020 del celebre talent show “Amici di Maria de Filippi”. Il suo percorso nella scuola e le sue performance la portano fino alla fase serale del programma, dove esegue un emozionante duetto con J-Ax.
I suoi fan aumentano sensibilmente, riconoscendo in Martina capacità artistiche ed umane uniche che la portano ad avere un legame molto empatico con chi la segue. Martina è vera, esprime le sue emozioni attraverso la musica che scrive e i suoi fan ritrovano la propria vita in ogni nota, in ogni testo.
Il suo primo atteso album è in lavorazione e uscirà entro la fine del 2020. Ecco la nostra intervista!
Ciao Martina! Come hai passato questo periodo di quarantena? Hai avuto modo di lavorare a nuova musica?
Ciao! Sono al settimo cielo: venerdì è uscito il mio primo singolo Luci Accese ed è già al primo posto della classifica iTunes. I miei fan sono incredibili! Questo periodo l’ho vissuto bene, considerando la gravità della situazione che ci circonda. Fortunatamente a livello creativo è stato un bel periodo: dopo l’esperienza ad Amici ho lavorato a nuova musica ed ho chiuso in poco tempo parecchi brani.
Parliamo di Luci Accese: come nasce questo brano e la collaborazione tra te e Emiliano Bassi?
In tutti i brani che canto effettivamente c’è tanto di me, racconto le emozioni che vivo in prima persona. In questa traccia, in particolare, racconto la rabbia in seguito ad una relazione finita che si trasforma poi in speranza. Il messaggio principale di questa storia è “se il buio ti farà paura, io avrò le luci accese”. Io sarò qua. La collaborazione con Emiliano Bassi nasce invece grazie al mio manager che ci ha presentati. Ci siamo trovati molto bene soprattutto a livello caratteriale. Io sono molto “scialla”.
Quanto è importante per te raccontare con le immagini ciò che provi mentre canti? Come nasce il videoclip di ‘Luci Accese‘?
Secondo me il video di un brano va ascoltato senza base: con le immagini devi essere in grado di comprendere la storia. In questi giorni ho registrato proprio il videoclip che uscirà prossimamente. Volete uno spoiler? Il video andrà a dare qualcosa in più al significato del testo. Sarà bellissimo.
Raccontaci quando hai acceso la luce e hai deciso di partecipare ad Amici…
La luce l’ha accesa mio fratello quando mi ha iscritto al talent senza comunicarmelo. Io in realtà non ci avevo mai pensato di partecipare ad un programma televisivo ma Niccolò ha voluto fare di testa sua. Il resto della storia lo conoscete 🙂 (ride).
Con chi hai legato di più all’interno del talent? Hai valutato possibili collaborazioni?
In realtà una “collaborazione” l’ho già fatta: nell’album di Gaia c’è una traccia che abbiamo fatto insieme. Mi piacerebbe molto collaborare con altri ragazzi di Amici, vedremo più avanti.
Che rapporto ha Martina con i social?
Adesso che ho capito come vanno utilizzati, ho un bellissimo rapporto con questi network. Non ricevo più tutti gli insulti che ricevevo durante il programma. Ora sono circondata dalla gente che mi vuole bene e ascolta la mia musica. Durante la quarantena io e il mio pubblico ci siamo fatti compagnia con molte dirette live su instagram…bellissimo!
Durante il format sei stata una concorrente vera e sincera. Hai vissuto questa esperienza più a livello umano che come una gara. Confermi?
Da fuori durante il format in molti hanno visto me come maleducata e tutti gli altri come “fantastici”. Io ovviamente parlo per me stessa: forse avrei dovuto mordermi più volte la lingua, però non sarei stata me stessa. Sicuramente spesso ho sbagliato i modi, lo ammetto. Amici è un format visto da tantissime persone e tante fasce d’età differenti. Noi lì siamo un esempio per il pubblico da casa.
Di solito in casa dimentichiamo le luci accese. Penso che chi ti segue per spegnerti le luci è perchè in fondo ti conosce fin troppo bene. Chi incarichi a spegnere le luci nella tua vita e in casa tua?
La mia famiglia, mia mamma in primis. Mio fratello. Mio papà. La persona a cui ho dedicato questo brano. Ahimè nella mia vita non c’è più, mi ha lasciato un grande vuoto. Lei era incaricata a spegnere le mie luci.
Ti va di raccontarci come nasce Cara Me e come hai vissuto il momento in cui hai cantato il brano in studio davanti a Rudy Zerbi?
Quel momento nasce in sala relax parlando con Gaia. Lei mi consigliò di scrivere una lettera a me stessa. Da lì è nata Cara me. Ho vissuto quel momento come un atto liberatorio nel riuscire a cantare davanti a tutti esprimendo ciò che provavo. Ho fatto emozionare Rudy e in primis mi sono emozionata io. Penso di avercela fatta.
A cosa stai lavorando in questo periodo?
Prima della fine dell’anno c’è in vista un album, quindi sto lavorando a dei brani nuovi. Dalla melodia, vado ad aggiungere il testo, sistemo gli errori e poi faccio ascoltare il lavoro finito ai miei genitori e alle persone che mi stanno attorno. I brani sono come dei figli, sta a me prendermene cura.
C’è una domanda alla quale avresti voluto rispondere ma che ancora non ti è stata fatta?
Oddio, in realtà ho fatto parecchie interviste ma è sempre un piacere parlare perchè so che le mie parole anche in questo momento stanno arrivando a più persone possibili. Sono molto contenta di quello che sto facendo.
Qual è il sogno di Martina?
Il sogno di Martina è riuscire a parlare con Elisa (ride, ndr). Da quando sono piccola sogno di duettare con lei, mi piacerebbe duettare su Anche Fragile. Spero di poter fare uscire un album nella quale la gente possa ritrovarsi.
