Max Dedo: “Con il mio nuovo album mi rivolgo alle persone più sensibili”. INTERVISTA

Si intitola Inverno Maledetto” il nuovo singolo di Max Dedo che racconta la nostalgia di casa (la Sicilia), i cibi, i luoghi della propria infanzia, quella sensazione di solitudine che i brasiliani chiamano “saudade” e la curiosità di comprendere l’universo femminile in tutte le sue sfaccettature. Il brano ha anticipato il nuovo album di inediti “Un posto vero“, uscito il 7 dicembre (Astralmusic/Universal Music).

Ecco la chiacchierata con Max Dedo!

Ciao Max, parliamo della tua nuova avventura musicale. Cosa racconta il tuo nuovo progetto?

Il mio nuovo progetto è un album di inediti, una raccolta di episodi di vita vissuta. Le canzoni sono un’unica storia divisa in più puntate in cui non c’è un solo comune denominatore che fa da collante a tutto. Tocco più volte il tema dei migranti che mi sta particolarmente a cuore e racconto molto dei disagi delle persone fuori dal coro, persone che non riescono ad esprimersi, che hanno bisogno di più attenzioni e spazio e che nell’epoca della frenesia risultano schiacciate. Persone più sensibili che si trovano in un’epoca che forse non è giusta per loro.

 Dalle orchestre ai musical, dalle registrazioni di album ai tour live, dai programmi televisivi a concerti e pubblicazioni discografiche come cantautore. Quale ambiente rappresenta di più la tua vena artistica?

Il live è il momento che preferisco di più in assoluto, è il momento in cui mi sento più libero.

 Di solito dove e quando trovi l’ispirazione per suonare e scrivere brani?

In qualsiasi momento, in ogni posto, da un viaggio, da una serata, da un momento trascorso con mio figlio, da un ricordo, dalla complicità con i miei amici e collaboratori musicisti.

 Il videoclip del tuo nuovo singolo “Inverno maledetto” vede la collaborazione di Max Gazzè e Asia Argento. Come è nato lo storytelling del videoclip e la collaborazione tra voi?

Con Gazzè abbiamo una particolare liason artistica, la sua collaborazione è un po’ il regalo di Max a Max, che compare appunto in un cameo del video “Inverno maledetto” dove Asia Argento è protagonista. Asia è ricorsa nella mia mente perché incarnava alla perfezione l’idea “pulp” del brano. La storia del video è liberamente ispirata a quei film “spaghetti western”.

https://m.youtube.com/watch?v=Myni7DwEyjE

Il 7 dicembre è uscito il tuo nuovo album “Un posto vero”. Ti va di anticiparci qualcosa a riguardo?

È un lavoro completamente nuovo nella sostanza e nei concetti, non possiede alcun rigore stilistico ed è suonato con la freschezza tipica dei bambini senza però essere infantili.

Con quali artisti sei cresciuto?

Da piccolo a casa si ascoltava Tchaikovsky, Chopin, Mahler e tanti altri, allo stesso tempo scoprivo Bix Beiderbecke e Louis Armstrong, mentre quasi contemporaneamente iniziavo anche a sentire qualcosa dei Beatles, che inizialmente mi sembravano poco interessanti rispetto agli altri autori prima elencati.

Probabilmente gli artisti che ho ascoltato di più nella mia vita sono quelli brasiliani come Jobim, Veloso, Gil, Djavan, Bouarque de Hollanda, Milton Nascimento.

 Qual è il tuo genere musicale preferito?

Non ho un “genere preferito” ascolto moltissima musica di ogni tipo, mi piacciono in particolare gli artisti brasiliani e il jazz.

Quando potremo vederti nella dimensione live? 

A Matera il 21 dicembre e nel concerto debutto a Roma il 5 gennaio all’Auditorium Parco della Musica, sarà una grande festa ricca di ospiti a sorpresa.

Ad accompagnare la mia band ci saranno molti strumenti a fiato e una banda di percussioni brasiliane che arricchiranno gli arrangiamenti dei brani del nuovo album.

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