Francesco Totti

Speravo de morì prima: vi raccontiamo la serie tv su Francesco Totti

Si è conclusa venerdì 2 Aprile la messa in onda dei sei episodi della serie dedicata a Francesco Totti dal titolo Speravo de morì prima. Trasmessa su Sky Atlantic a partire dal 19 Marzo è disponibile anche su NOW.

Diretta da Luca Ribuoli (La mafia uccide solo d’estate) e prodotta da Mario Gianani per Wildside, con Capri Entertainment, The New Life Company e Fremantle. Si basa sul libro “Un Capitano” scritto proprio dal numero 10 giallorosso e da Stefano Condò.

SPERAVO DE MORI’ PRIMA, IL CAST

Il cast di questa serie vede Pietro Castellitto vestire i panni del capitano giallorosso e lo fa senza cadere nel personaggio-macchietta. Un ruolo sicuramente impegnativo per chi come lui è cresciuto con i poster di Totti appesi nella propria camera.

Greta Scarano invece è Ilary Blasi e qui possiamo solo dire: interpretazione riuscita. Mentre per i genitori di Francesco i ruoli sono affidati a Monica Guerritore e Nicola Colangeli.

Infine troviamo Gianmarco Tognazzi che porta sullo schermo un Luciano Spalletti talmente impeccabile che riesce a farsi “odiare” fin dalle prime apparizioni. Per capire, ovviamente, è necessario vedere la serie.

A questi si aggiungono altri personaggi che rendono la storia più dinamica e piacevole da seguire. Impossibile non citare l’Antonio Cassano di Gabriel Montesi che spunta nei momenti meno oppurtuni per Totti, ma regalando momenti di leggerezza all’interno degli episodi.

LA TRAMA E IL NOSTRO PARERE

Una serie che ripercorre gli ultimi anni della sua carriera calcistica di Totti, partendo principalmente dal ritorno all’ AS Roma del mister Luciano Spalletti.

Si focalizza molto sul rapporto incrinato tra i due, nonostante la lunga amicizia che li lega. Trovando così da una parte un Francesco Totti che sente di poter dare tanto nonostante gli infortuni, mentre dall’altra c’è un allenatore che vede solo una vecchia gloria.

Attorno a tutto ciò ruotano le sensazioni ed i tormenti dell’ ex capitano in bilico tra il mollare tutto per chiudere in bellezza o continuare ancora la vita calcistica nonostante il traguardo dei quarant’anni sia lì ad un passo.

Nei sei episodi troviamo lo Stadio Olimpico che ormai è la sua seconda casa, l’ufficio giallorosso a Trigoria ed infine i tifosi. Una vera e propria seconda famiglia che lo ha accompagnato per tutte le sue 786 presenze con la AS Roma.

Altro grande spazio viene dato alla famiglia vera del Capitano, elemento di grande supporto fin da quando calciava palloni nei giardini fuori da scuola per poi arrivare poi ad essere la leggenda che oggi conosciamo.

La grande sorpresa però è chiusa nell’ultimo episodio quando per ripercorrere l’ultima partita all’Olimpico, dal pullman scende il vero Francesco Totti. D’altronde chi meglio di lui poteva raccontare ciò che ha vissuto in quella giornata, quando è riuscito a fare l’ultimo regalo alla sua squadra.

Il 28 Maggio 2017 i tifosi di ogni squadra avevano la tv accesa per vedere una delle ultime bandiere della Serie A dire addio al calcio giocato. Salutare i tifosi, la sua città, con gli occhi rossi per la commozione e calciare l’ultimo pallone autografato in curva.

Tutto ciò per dire che per apprezzare questa serie non è assolutamente necessario essere appassionati di calcio. Non serve avere visto un certo numero di partite per riconoscere che simbolo è Francesco Totti per una città come Roma. Godetevi questa serie senza pregiudizi calcistici.

Tanto l’ottavo Re di Roma resta comunque lui. Anche un laziale lo ammetterebbe. In gran segreto, ma lo ammetterebbe.

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