Da venerdì 12 luglio, è disponibile sulle principali piattaforme streaming e in digital download “TUTTI MANIFESTI”, l’album d’esordio autoprodotto dei THE JAB. Il disco è acquistabile anche in versione CD in edizione limitata autografata sul sito di Music First (https://musicfirst.it/20227_the-jab).
“Tutti Manifesti” è composto da 10 tracce ed è interamente scritto e prodotto dai The Jab, ovvero Alessandro De Santis (voce, chitarra) e Mario Francese (tastiere, producer), ad eccezione del brano “Costenzo”, prodotto da Simone Bertolotti.
Questa la tracklist dell’album: “Bianca”, “Costenzo”, “Lei”, “Cartapesta”, “Vaniglia”, “Costume di Dio”, “Amici di Nessuno”, “Costenzo (demo version)”, “Anna”, “Birkenau”.
L’album è stato anticipato dal singolo “Bianca” uscito il 5 luglio ed entrato nelle principali playlist editoriali di tutte le piattaforme digitali, tra cui la “Indie Italia”, “Scuola Indie” e “New Music Friday” di Spotify.
La prima formazione della band nasce a Ivrea nel novembre del 2013, fondata da Alessandro. Mario entra a far parte della band 3 anni più tardi. Dopo un esordio nei locali e nei festival del torinese, i The Jab pubblicano “Regina“, loro primo singolo che riscuote un discreto successo e li porta alla vittoria del LigaRockParkContest e alla conseguente apertura del concerto di Luciano Ligabue al parco di Monza (Liga Rock Park)nel settembre 2016. Dopo la pubblicazione di un altro singolo e un’intensa attività live, nell’aprile 2017 il gruppo, allora composto da 5 elementi, si scioglie. Il progetto The Jab rimane in mano ad Alessandro e Mario. A settembre, dello stesso anno, la band viene chiamata ai provini di Amici di Maria De Filippi, supera i primi step e riesce ad aggiudicarsi un posto nella scuola. Dopo l’esperienza televisiva, i The Jab pubblicano i singoli “Costenzo“, “Vaniglia” e “Lei”, che ad oggi contano oltre 500.000 streaming su Spotify e diversi inserimenti in playlist editoriali. A marzo 2019 aprono il concerto di Irama al Teatro della Concordia di Venaria Reale.
Ecco la nostra intervista!
Ciao The Jab! “Tutti manifesti” è il titolo del vostro nuovo album d’esordio. Come nasce questo “slogan”?
Nasce da un gioco di parole presente nella prima traccia dell’album “Bianca”. “Nei miei sogni tu ti manifesti” ha dato il via all’idea di utilizzare questo titolo per il disco. Possiamo tuttavia trovare un significato morale a questo slogan: siamo tutti il manifesto di noi stessi, siamo più pubblicità che sostanza. Inoltre, Tutti Manifesti spiega la nostra tendenza a non categorizzare la nostra musica; non abbiamo un genere di riferimento e non ci interessa averlo.
La formazione attuale ha portato alla nascita di “Bianca”, canzone dalle sonorità estive che presenta l’album. Vi va di parlarci di questo brano?
Bianca nasce da un incontro fortuito con una ragazza, e parla della velocità con la quale tendo a far entrare le persona nella mia testa, direttamente proporzionale alla difficoltà che ho nel farle uscire. Non è una canzone d’amore, quanto più un’ammissione di colpa. Teniamo particolarmente a questo brano, in quanto è stato il primo scritto da noi due in questa formazione.
Quanto è importante per voi riuscire a trasmettere con le immagini ciò che provate quando cantate?
La musica è composta da immagini. Sono ciò che fa immergere l’ascoltatore in un brano. È estremamente importante per noi che i fan si possano immedesimare in ciò che scriviamo, perciò lavoriamo costantemente con l’intento di rendere “visibile” la nostra musica.
Prendiamo in mano la vostra tracklist: qual è il brano al quale siete più legati?
È molto difficile rispondere a questa domanda, perché un artista è legato a tutte le proprie opere in egual modo. Forse possiamo dire che Birkenau, l’ultima traccia del disco, rappresenta una svolta (a livello di arrangiamento e sonorità) ed un’anticipazione di ciò che creeremo in futuro, perciò cattura la nostra attenzione con violenza.
Parliamo della vostra esperienza ad Amici: cosa vi portate a casa da quella palestra di vita?
Amici ci ha formato sotto molti punti di vista. È stata un’esperienza e, definendola tale, non possiamo che affibbiarle un’accezione positiva, in quanto ci ha fatto crescere e aprire gli occhi su molte questioni. Inoltre, collaborare e stare a contatto con professionisti in campo musicale per così tanto tempo non può che fare bene a dei giovani “artisti” come noi.
Sognate qualche collaborazione in futuro? Se si, con chi?
Non smaniamo dal desiderio di una collaborazione, forse perché siamo ancora molto attaccati a tutte le nostre canzoni. Sicuramente però abbiamo qualche sogno nel cassetto, e saremmo molto curiosi di lavorare con artisti come Rancore, Fast Animals And Slow Kids e Twenty One Pilots.
Quali sono i vostri progetti futuri?
Lavoreremo in modo da portare questo disco nelle principali città italiane. Crediamo fermamente nel valore della musica live, e pensiamo di poter offrire al pubblico uno spettacolo degno dell’impegno preso dai fan che ci vengono a sentire.
Qual è il sogno dei The Jab?
Spesso tendiamo a sentirci grati nei confronti di artisti che non conosciamo e che non scrivono canzoni per noi. Le ascoltiamo e, in qualche modo, vorremmo ringraziarli, perché hanno reso migliore un piccolo frammento della nostra vita. Ecco, noi vorremmo che le persone provassero questa sensazione ascoltando le nostre canzoni.