Cantautrice e polistrumentista, Wiwo è una di quelle artiste che non smettono mai di sorprenderti e alle quali finisci sempre per affezionarti. Noi di Splashouse l’abbiamo raggiunta virtualmente a Mosca, per farci raccontare la sua incredibile avventura in Russia, che l’ha portata ad esibirsi al fianco di una star del calibro di Zivert.
WIWO|L’INTERVISTA
Lorenza: Ciao Wiwo e bentrovata su Splashouse, che oggi diventa un po’ anche casa tua! Come stai?
Wiwo: Ciao a tutti, qui in Russia tutto bene!
Lorenza: Quest’oggi ci separano 2.772 km. Tu a Mosca, protagonista di una storia che ha dell’incredibile, e noi a Milano. In queste settimane hai mai avuto paura di aprire gli occhi e scoprire che era tutto un sogno?
Wiwo: Beh, diciamo di sì. Sono qui dal 9 di agosto e senza rendermene conto sono successe cose incredibili ma, soprattutto, non programmate. In questi mesi mi sono spesso guardata allo specchio e mi sono detta: «Tutto ok, finalmente sei qui. Non è un sogno».
Lorenza: Ma partiamo dall’inizio: sei a Bologna ed è il 31 dicembre 2020. In Russia salutano l’anno della pandemia con uno show interamente in italiano: «Ciao, 2020!». Tu lo guardi e… cosa succede?
Wiwo: Succede qualcosa di improbabile, perché lo show sorprendentemente mi cattura. Nonostante fosse notte fonda, inizio a fare un po’ di ‘zapping’ tra le varie esibizioni, per poi soffermarmi su quella di Zivert (nello show Giulia Ziverti, nda). Il suo brano mi entra in testa in pochi secondi. Decido così che il giorno dopo, con una cover, sarei arrivata a questa cantante russa tramite instagram!
Lorenza: E grazie alla tua fanbase italiana (i Wiwers, nda) – tra un “effetto di farfalla”, una lezione di russo e un “chiasso di vecchie cassette” – la tua cover di «Credo» è arrivata per davvero a Zivert. Che rapporto hai con loro?
Wiwo: I Wiwers sono una fanbase molto speciale. Molti di loro mi seguono da quando tutto è iniziato, quindi dal 2018, praticamente con l’avvento delle ‘instagram stories’. Con loro ho un rapporto molto reale, parliamo di tutto. Quando ho tempo mi soffermo volentieri a parlare in direct, perché i loro messaggi vanno oltre il “sei bravissima, continua così”. C’è uno scambio e rispetto reciproco. Ecco perché in pochi anni sono diventati una vera e propria squadra! È anche grazie a loro se sono qui.
Lorenza: E la tua fanbase russa? So che hai organizzato un meet&greet culinario. Com’è nata l’idea e, soprattutto, cosa ti porti di quell’esperienza?
Wiwo: La fanbase russa è surreale, praticamente inaspettata. Da quando è partita questa storia con Zivert, ho potuto scoprire in prima persona come gran parte dei pensieri che abbiamo in Italia sulle persone russe non sia corretta. In una sola parola – scherzando – li definisco ‘hippie’, perché i loro messaggi sono molto profondi, quasi spirituali. Mi scrivono pensieri lunghissimi e basta dare un’occhiata alla cover «Credo» su YouTube per capire di cosa parlo! L’evento culinario ho voluto organizzarlo perché amo cucinare e perché in questi mesi hanno dimostrato una grande curiosità verso la mia cucina. Così, ho pensato di unire le 2 cose! Mosca dispone di location favolose per ogni tipo di evento. Non ci è voluto molto a trovare il posto perfetto! La serata è stata divertentissima. Non so se riuscirei ad avere lo stesso riscontro in Italia, devo ammetterlo. In questo evento, tra l’altro, era presente una ragazza che ha preso un aereo per incontrarmi. Penso che questo basti a far capire quanto affetto abbiano dentro.
Lorenza: Facciamo adesso un piccolo passo indietro. Il 9 agosto lasci Bologna alla volta di Mosca. Cosa ti ha spinta a partire? Sapevi già qualcosa del concerto di Zivert, che ti avrebbe poi vista tra gli special guest?
Wiwo: Sono partita con l’obiettivo di conoscere finalmente da vicino Giulia e il suo team «Семья» (‘famiglia’, nda). Sentivo il bisogno di dimostrare quanta stima avessi nei confronti del loro progetto, quanto forte era il mio desiderio di collaborare insieme e quanto sentissi il mio posto qui con loro. Ho scoperto del concerto a Mosca qualche giorno prima di partire. Non era assolutamente programmato. Anzi, pensavo che non avrei mai avuto la possibilità di vedere un suo live, dato che Zivert ha date in tutta la Russia. Incontrarla per la prima volta ad un suo concerto è stato un sogno e no, non sapevo assolutamente nulla del fatto che mi avrebbe chiamata sul palco. Diciamo che io sono una ‘malandrina’ e non mi fido facilmente. I miei accordi li avevo messi in tasca, nella speranza di poter strimpellare un po’ insieme dopo il concerto. Non mi sarei mai aspettata di essere chiamata sul palco a suonare!
Lorenza: Ecco… di quel concerto, di quel vostro primo incontro c’è un’immagine, un aneddoto o un qualcosa che vi siete dette che custodisci gelosamente?
Wiwo: Custodirò per sempre il nostro primo sguardo e la risposta che mi è stata data dopo il concerto quando ho chiesto: «Come facevate a sapere che ci sarei riuscita?». Hanno semplicemente detto: «Perché tu sei un’artista».
Lorenza: Poi succede che da un palco ti ritrovi direttamente in studio di registrazione con Zivert e voilà: «Два туриста» (‘Due Turiste’, nda). Com’è nato questo vostro featuring? Ci racconti di queste due turiste?
Wiwo: Il brano «Турист» (‘Turista’, nda) era già programmato in «Vinyl 2». Ad un primo ascolto ho subito apprezzato questo groove strumentale differente; ero contenta della scelta di spaziare. Incredibilmente, la mia collaborazione con Zivert è nata proprio il giorno dopo il concerto! Avevamo appuntamento in “izba”, la casa fuori città dove vivono e lavorano due membri della «Семья». Loro stavano lavorando ad alcune tracce in studio; io ero invece in cucina a preparare una pasta di benvenuto. Ad un certo punto scendono giù, Giulia mi prende la mano, sorride e mi dice: «Ti va di scrivere una strofa in italiano per questo brano?». Praticamente, mentre erano in studio, hanno riascoltato tutte le tracce del nuovo album e Bogdan – uno dei produttori, nonché colui che ha visto in Giulia la stella che è ora – ha pensato che «Турист» fosse perfetta per me. Sembra strano, ma è andata veramente così: in 20 minuti ho scritto la mia parte, sono andata in studio e ho registrato tutto in ‘one take’. Quello era il mio momento! L’emozione era tantissima, ma non vedevo l’ora di essere davanti a quel microfono, esattamente in quello studio.
Lorenza: Oggi cosa diresti alla Wiwo di un paio di anni fa? C’è un messaggio, in particolare, che vorresti condividere con tutti coloro che ci stanno leggendo?
Wiwo: Alla Wiwo di qualche anno fa posso solo dire: «sei stata brava a non mollare». Aver debuttato con una cantante internazionale per me non vuol dire aver raggiunto una posizione. Questo è un punto d’inizio, mi fa capire che il duro lavoro porta sempre a tanti risultati e che credere nei propri progetti e nei propri sogni ha un costo, ma non ha eguali! Come faccio anche in direct, vorrei condividere con chi sta leggendo questa storia il mio pensiero:
«Non c’è una strada facile o veloce per raggiungere i propri sogni. Essere pazienti è la chiave di tutto. Sentitevi liberi… liberi di sbagliare ma, soprattutto, liberi di cambiare direzione. Costanza e perseveranza vanno di pari passo. Qualunque sia il vostro sogno, godetevi il viaggio. Non potete sapere dove vi porterà!».
Lorenza: E in chiusura non posso non chiederti: Quando torni in Italia?
Wiwo: In Italia tornerò a novembre!
Lorenza: Wiwo io ti ringrazio per aver accettato il nostro invito e spero di ritrovarti presto. Buona musica e che il lupo corra sempre al tuo fianco!
Wiwo: Grazie a voi per aver raccontato questa storia. W il lupo e W la musica. Un abbraccio!