Questa sera andrà in onda dal Teatro del Casinò in diretta su Rai1 la finale di Sanremo Giovani condotta da Amadeus. Tra i finalisti anche Wrongonyou che con la sua Lezioni di Volo (Carosello Records) sta ricevendo tantissimi consensi tra pubblico e addetti ai lavori. Stesso brano che, in caso di vittoria da parte sua, potremo ascoltare sul palco del Teatro Ariston dl 2 al 6 marzo 2021 in occasione della settantunesima edizione della kermesse. In vista della finale l’artista si è raccontato ad alcuni siti internet (tra cui noi) in una round table virtuale su Zoom.
Wrongonyou, come hai vissuto questo periodo di lockdown?
Ragazzi, vi dirò… è un momento attivo e brillante per la mia vita e in primis per la mia carriera. Nel primo lockdown di marzo ho avuto modo di scrivere tutto il disco nuovo in arrivo, tra cui proprio il singolo con cui mi sono presentato ad AmaSanremo, Lezioni di volo. Ovviamente il non poter esibirsi dal vivo pesa eccome, però ho vissuto questo periodo nel silenzio, per riflettere. Una lezione molto importante è stata sicuramente poter imparare a volare: dopo km macinati a bordo di aerei in giro per il mondo, ora ho trovato la strada per il mio futuro. Ci credo tanto.
Com’è stato per te passare a scrivere e cantare dall’inglese all’italiano?
Sapete, continuo a fare una ricerca continua con la mia voce. Ho dovuto imparare a saper gestirla nel tempo tra inglese e italiano. Con il brano per il Festival di Sanremo e il nuovo album ho avuto modo di potermi esprimere più liberamente, potendo ritrovare le mie origini e le mie radici.
Parliamo anche della parte grafica del singolo… la cover!
Sì, c’è davvero un bellissimo lavoro di squadra tra me e il mio team. Io lancio sempre un’idea (in questo caso legata alla copertina). Questo progetto rappresenta due trapezisti uno nelle mani nell’altro in volo. Un’immagine di fiducia, libertà e romanticismo.
Come ti stai preparando per la finale di Sanremo Giovani e l’eventuale tua presenza a marzo?
Beh, il Festival di Sanremo è la vera Mecca dei cantanti italiani. Sicuramente questa esperienza è un tassello ulteriore della mia carriera. Non ci pensavo fino a qualche anno fa, sinceramente. Ora invece mi sento pronto: cantare con l’orchestra è una grande emozione. La canzone del Festival che porto con me è Oggi sono io di Alex Britti. Devo confidarvi che guardavo di nascosto il Festival dai miei amici durante la fase metallara della mia adolescenza!
C’è qualche tuo compagno/a che temi in gara?
No, temo solo me stesso. Ho paura di fare scena muta sul palco ed andare in tilt. Ho paura di cadere, inciampare, fare gaffe. Già mi vedo sul web con un meme e dover scomparire dalla faccia della terra.
In bocca al lupo, Wrongonyou!