“Cristian Bugatti”, come il nome del suo nuovo album in arrivo il 7 febbraio. “Sincero”, come la canzone che presenta al Festival di Sanremo con il featuring di Morgan. Bugo si racconta, iniziando dall’amicizia.
Su Facebook hai scritto, a proposito della tua partecipazione in gara con Morgan, che è nata da ragioni sia sentimentali sia artistiche.
Allora, innanzitutto Marco (Castoldi, il vero nome di Morgan, nda) inizia a cantare per primo in “Sincero”: è una cosa molto “bughiana”, se non è un tributo all’amicizia questo! Lo è perché noi siamo amici davvero. Non è che non capiti qualche discussione: lui è fatto a suo modo e siamo amici per questo, ma anche io sono fatto come sono fatto.
La motivazione artistica per cui l’hai voluto con te?
Marco era l’opzione perfetta. Canta le sue strofe in modo fantastico.
Qualche altra notizia su “Sincero”?
È stata una delle prime canzoni che ho scritto per l’album, forse dopo il Natale del 2018. Il testo vale per tutti, non è necessariamente autobiografica: parla dello scontro tra sogni e realtà.
Sono passati vent’anni dal tuo esordio e finalmente arrivi al Festival.
Ci avevo già provato. Sono sincero, appunto! Ci avevo provato e lo dico. Stavolta è andata bene per una serie di motivi, la canzone giusta, l’amicizia, il management… tutto.
Per le selezioni di Sanremo avevi presentato solo “Sincero” o altri brani?
No, sono questa canzone. Per la serata delle cover canteremo “Canzone per te” di Sergio Endrigo. Mi sono affidato al buongusto e al suggerimento di Marco. E poi, Endrigo è nella storia di Sanremo.
Come ti vedi al Festival?
Sono l’outsider – perché molti si chiederanno chi è Bugo – dentro al castello della musica italiana. Dopo vent’anni di lavoro non me lo merito? (ride, nda).
Tre sentimenti con cui affronti questa avventura.
Serenità. Concentrazione. Grande gioia.